Località: Altagnana, borgo montano
Datazione: sec. XIII-XV
Notizie storiche:
Di origine medievale, nel secolo XIII Altagnana è un piccolo borgo murato noto come Berticagnana e formato da poche costruzioni addossate una all’altra, attorno ad una piazzetta centrale. Adagiato su un crinale nella vallata sinistra del Frigido, continua ad accrescersi favorito da una posizione nodale, quale punto di scambio e di contatto tra la viabilità proveniente dalla pianura massese costiera e dal fondovalle e quella verso i paesi di S. Carlo, Pariana, Antona, Canevara.
Annoverato tra i castelli del territorio massese, ancora oggi conserva tracce del suo storico passato nella conformazione urbanistica e nella presenza di alcune strutture di origine medievale, come la Porta di Berticagnana, innalzata nel secolo XIV a difesa del lato sud-est dell’insediamento.
Altagnana, o Berticagnana, così come appare sin dal 1271, si sviluppò su un crinale proteso verso il fiume Frigido. L'antico abitato era formato da poche case attorno ad una piazzetta, “collegato a Pariana e Antona dalla via pubblica e attraversato dalla via vicinale, era chiuso dalla porta di Berticagnana nel solo lato accessibile; per il resto era protetto dai fianchi scoscesi del poggio su cui sorgeva, mentre le case più esterne, addossate le une alle altre, venivano a costituire una sorta di muraglia”. Si trattava di un abitato rurale che viveva di una economia agricola, silvo-pastorale e che aveva sviluppato numerose opere di fortificazioni semplici (palizzate in legname e fossati) poste a difesa delle colture e dei nuclei esterni al borgo. Tracce di una economia agricola si ritrovano ancor oggi all'interno del paese dove si possono osservare i resti di un frantoio a vite, numerosi forni e un telaio a mano e diversi sottopassi loggiati, in cui si svolgevano le più svariate attività, da quelle artigianali a quelle legate alle lavorazioni agricole. Sino agli Anni Cinquanta, il paese è stato densamente abitato ed attivo. Si contavano sette forni per il pane, ma anche i frantoi erano diversi. Altra tradizione paesana era la preparazione del lardo, comune alimento prodotto e consumato in tutta la Vallata del Frigido sin dai tempi più remoti. Anche se oggi questa tradizione è andata perduta, restano a testimonianza diverse conche da lardo in marmo, riutilizzate in svariati modi.
Una visita al paese ci regalerà splendidi panorami che dalla vallata più interna si spingono sino alla marina, a raggiungere la costa ligure con le isole del Tino e Tinetto e la inconfondibile sagoma di Punta Bianca.
Lungo gli stretti vicoli, si possono osservare numerose marginette in marmo, testimonianza della fede popolare e di un mondo legato ai ritmi semplici della natura. Da visitare, su richiesta, il forno che la Signora Aurora continua a far scaldare per produrre occasionalmente del buon pane profumato e dorato. Si trova nella parte bassa del paese, nel lato verso mare, all'interno di un antico ambiente in pietra. Accanto al forno, si trovano anche i resti di un frantoio a vite, raro reperto di cui si vede la trave con il foro per l'alloggiamento della vite in legno e la base, un disco di marmo con la tipica canaletta per il deflusso del prezioso olio
Distanza dal centro città: km 7.65
Come si raggiunge: dal centro città si prosegue per Via dei Colli, seguendo le indicazioni per S.Carlo Terme. La strada panoramica sale con ampi tornanti sino alla località termale e prosegue per Pariana e quindi Altagnana.