Santuario N. S. delle Grazie, Volpigliano

Località: Volpigliano, centro città
Datazione: sec. XVII

Notizie storiche
Su uno dei colli retrostanti il Castello, da cui ancora oggi si domina tutta la pianura sino alla Marina, non passa inosservato il Santuario di Nostra Signora delle Grazie che con la sua mole bianca si stacca dal verde delle colline e diviene punto di riferimento per chi, pellegrino del Terzo Millennio, si accinge a visitare a piedi la nostra città.
La nascita della chiesa è legata ad una delle tante e belle leggende sul ritrovamento miracoloso di immagini mariane che hanno popolato il nostro territorio e un po’ tutta la Toscana. Il santuario fu edificato nel 1691 sul colle di Volpigliano, in località Selva del Paradiso dove, nel rudere di una casetta, alcuni fanciulli nel 1684 rinvennero l’immagine di una Beata Vergine affrescata sul muro. Ben presto si sparse la voce e dal 1685 iniziarono a verificarsi miracoli attribuiti al culto di questa madonnina nel bosco, fino a che nel 1691 il duca Alberico II e il vescovo di Massa autorizzarono la costruzione di una chiesa. Le vicende miracolose che portarono alla nascita del santuario sono note grazie al manoscritto di un testimone oculare, Natuccio Natucci, che tra 1684 e 1686 raccolse e trascrisse le diverse testimonianze dei prodigi avvenuti nella selva di Volpigliano. Nel 1947 il Santuario venne elevato a Parrocchia.
A navata unica, di piccole dimensioni, è caratterizzata da un portico a tre arcate a tutto sesto sostenute da semplici colonne con capitello dorico, su modello della vicina Chiesa del Carmine. La facciata, con due lesene angolari, è alleggerita da due ordini di aperture e da un rosone centrale a stucco in cui campeggia l’immagine di una Vergine col bambinello.
All’interno, l’unica e luminosa navata è scandita dal ritmo delle lesene addossate alle pareti e da un grande arco che delimita la navata dall’abside. Tre altari completano l’arredo interno.
L’altare maggiore, nel presbiterio separato dalla navata con una balaustra in colonnine di marmo bianco, è realizzato in delicati marmi policromi e composto da due plinti laterali con una nicchia centrale in cui si conserva l’affresco della miracolosa Vergine con il Bambino Gesù. Seduta, vestita di un abito rosso ed avvolta in un manto bianco, la Madonna delle Grazie sostiene sulle ginocchia il bambinello sorridente. Di notevole pregio il piccolo Ciborio, sormontato da una cupoletta dalla tipica settecentesca forma a “cipolla” e decorato da tarsie di marmo bianco su sfondo rosso. Sopra l’altare, un quadro con un S. Domenico. Gli altari laterali, anch’essi in preziosi marmi policromi, inquadrano due tele una dedicata alla SS. Trinità e l’altra a S. Luigi.
Il ritrovamento dell'immagine miracolosa viene ricordato l'ultima domenica di aprile e la festa solenne si svolge invece la seconda domenica di settembre.

Distanza dal centro città: da Piazza Aranci, circa 650 metri a piedi, 850 metri in auto.
Come si raggiunge:
A piedi dalla centrale Piazza Aranci si costeggia Palazzo Ducale in direzione monti, si prosegue sempre diritto prima lungo Via Cairoli, fino alla piazzetta della Conca, poi lungo Via Bocchetta. Arrivati in fondo a questa, si attraversa la strada e appena sulla sinistra si imbocca Via D’Ancona. Fatti circa 100 metri, sulla destra si trova la scalinata di Via delle Grazie che conduce al Santuario.

Bibliografia
Ogni riferimento può essere ritrovato sui siti dedicati al Santuario:
http://www.scuolalegraziemassa.it/
http://www.verginedegliultimitempi.com/santuari_mariani.htm

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