Santuario N. S. della Misericordia

Località: Piazza Garibaldi, centro città
Datazione: sec. XVII

Notizie storiche:
In antichità esisteva, li alla Misericordia, una casa abitata da Giovan Francesco Maggioli, nobile genovese decaduto che, devoto alla Madonna della Misericordia detta anche di Savona, ne fece dipingere un ritratto sul muro. Ben presto questo affresco divenne un punto di ritrovo e preghiera per le genti che dalle campagne circostanti si recavano in città. Nel 1628 il Maggioli si adoperò allora per costruire un piccolo oratorio con il materiale regalato dai devoti stessi e per chiedere al vescovo il permesso di costruire una chiesa.
La chiesa, costruita in una zona aperta poco fuori la cinta muraria albericiana, si trovava lungo la strada che da San Leonardo al Frigido portava in città. La strada era continuamente allagata dalle acque che del Canale di Volpigliano, passando da Bagnara (attuale Piazza Aranci), rotolavano a valle. A causa di questa continua fiumara i pellegrini forestieri diminuivano le loro peregrinazioni. Per risolvere il problema e liberare la città e la Misericordia dalla bagnara, Odoardo Cybo, patriarca di Costantinopoli, nel 1703 finanziò la costruzione di un acquedotto sotterraneo (conosciuto come Canale della Buchetta da cui il nome dell’attuale Via Bocchetta) per convogliare le acque di Volpigliano. A memoria di questo evento, fu apposta una epigrafe sotto il portico della chiesa, a lato destro dell’ingresso.
I lavori per edificare la chiesa, su progetto dell’architetto lucchese Raffaello Locci, iniziarono alla fine del 1628 e terminarono nella prima metà del 1700, nonostante gli ingenti contributi profusi dal cardinale Alderano Cybo Malaspina e dallo stesso Odoardo Cybo. Probabile direttore dei lavori fu l'ing. Giovan Francesco Bergamini, autore di altri importanti monumenti massesi.
L’affresco della Madonna della Misericordia fu trasferito all’interno nel 1630 anche se i lavori alla chiesa non erano ancora del tutto completati come risulta dai libri di cassa. Tra il 1640-41 si lavorò all’ altare maggiore, al primo campanile, ai portali e alle balaustre. Nel 1642 arrivarono dalle Catacombe di Roma le reliquie dei Santi che furono però collocate negli altari laterali solo nel 1659. I lavori conclusivi alla facciata si risolsero agli inizi del 1700, dopo la bonifica della zona promossa da Odoardo.
A lavori aperti, la chiesa fu consacrata nel 1637 ed intitolata ufficialmente alla N. S. della Misericordia.
Si tratta di un bell’edificio in stile barocco, a pianta centrale in cui si osserva un delicato equilibrio architettonico delle forme tipico delle architetture di sec. XVII-XVIII. All’esterno la lineare facciata è arricchita dalla presenza del portico inquadrato dai due campanili laterali. I muri sono delimitati da un cornicione modanato che corre su tutto il perimetro della chiesa. Al centro, sul tamburo ottagonale finestrato nei lati maggiori, si innalza per 22 metri la possente cupola che termina in una lanterna ottagonale alleggerita da quattro monofore.
L’interno risulta invece molto più articolato e arricchito dalle plastiche forme barocche di altari, portali e arredi vari.
Di fronte all’ingresso, si colloca l’elaborato altare maggiore, in marmi policromi e con l’affresco della Madonna della Misericordia. Ai lati dell’altare due epigrafi dedicatorie ad Alderano Cybo Malaspina.
Ai lati dello spazio centrale due cappelle con altari in marmo policromo; a sinistra l’altare della Madonna della Neve attribuita a Domenico Fiasella, a destra quello con una Natività attribuito al pittore di Cigoli e restaurato nella parte centrale dal Fiasella stesso.
La navata è inoltre arricchita dalla presenza di quattro portali in marmo policromo sormontati da volute con conchiglia centrale e da due belle acquasantiere in marmo bianco, donate nel sec. XVII dalla comunità di Carrara.
Nel 1843, accanto alla Misericordia, si iniziò la costruzione di un istituto di educazione per i ragazzi poveri grazie ad un finanziamento di oltre 13.000 lire lasciato da Donna Teodolinda Quarnieri da Bergamo. L'istituto continuò nel tempo la sua funzione che tutt'oggi conserva ospitando l'Istituto S. Filippo Neri.

Distanza dal centro città: centro città
Come si raggiunge: la chiesa si trova appena fuori del centro storico. Dal Palazzo delle Poste, al semaforo centrale di Viale Democrazia, si imbocca Viale E. Chiesa in direzione mare. Dopo circa m 150 dal semaforo centrale, in prossimità di un passaggio pedonale, si intravede sulla destra l’edificio preceduto da un portico e, al di là della strada, Piazza Garibaldi.

Bibliografia
Bianchi M., Il santuario di Nostra Signora della Misericordia nella storia della città di Massa, 1992
Matteoni G., Guida delle chiese di Massa Lunense, 1879

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