S. Martino, Borgo del Ponte

Località: Borgo del Ponte, 1 km dal centro città
Datazione: sec. XI-XIX

Notizie storiche
La chiesa di S. Martino si trova a Borgo del Ponte e nel Medioevo rientrava nei limiti dell’antica Pieve di S. Pietro a Massa, nata dalla suddivisione del più vasto ed antico piviere S. Lorenzo di Monte Libero tra la pieve di S. Vitale a Mirteto e quella di Massa.
A Borgo del Ponte fa forse riferimento un documento dell’882 in cui si accenna ad un gruppo di case nei pressi del fiume Frigido, dove esisteva un importante punto di guado intorno a cui esistevano strutture di controllo.
La chiesa sorgeva in una posizione strategica, su un rilievo nei pressi del guado.
Nei secoli centrali del Medioevo passava da qui una delle diramazioni della Via Francigena e la chiesa era infatti nominata Cappella dell’Ospedale di S. Jacopo noto dalle fonti sin dal 1092.
Tra 1200-1300 a questa chiesa competevano due Hospitales, attigui ed entrambi intitolati a Sancta Maria, uno dipendente dall’Opera di S. Maria della Pieve di Massa e l’altro dall’Opera di S. Maria di Antona, così come risulta dagli estimi del sec. XIV.
I due ospedali erano ospitati in un palazzo di fronte alla chiesa, caratterizzato da un portalino in marmo sovrastato da una icona marmorea, raffigurante le due Marie ai piedi della croce. Distrutto durante la Seconda Grande Guerra, dell’ospedale si conserva il portale che oggi orna l’entrata settentrionale della chiesa di S. Martino e l’icona delle due Marie conservata invece al Museo etnologico delle Apuane, agli Uliveti.
Dalle fonti iconografiche del 1600 si apprende che esisteva a Borgo del Ponte una piccola cappella nei presi della porta S. Martino, ben diversa dall’edificio che oggi vediamo il quale è il risultato di di una serie di interventi ed ampliamenti che hanno modificato l’assetto originario e trasferito l’ingresso sul lato sud-orientale della chiesa.
Risalgono al secolo XVI i primi grandi lavori di trasformazione resi necessari dopo l’incremento demografico che il Ponte ebbe in quel periodo, accogliendo infatti circa 40 famiglie genovesi dei “nobili vecchi di S. Luca” fuggite a causa dei moti genovesi del 1575.
La nuova chiesa, dedicata a S. Martino nel 1575, fu consacrata nel 1596 dal vescovo e conte di Luni e Sarzana Giova Battista Savago.
Altri lavori si fecero nel corso del 1700 e per interessamento di Maria Teresa d’Este nel 1768 la chiesa fu eletta a curia.
Nel 1830 fu nuovamente ampliata e modificata nel suo assetto, come rivela una epigrafe posta sopra la porta di ingresso al presbiterio che tradotta così recita: “Questo tempio, già faticosamente rinnovato dalla popolazione, venne ampliato per la magnanima e munifica elargizione della nobile e religiosissima Arciduchessa d'Austria Maria Beatrice d’Este”.
Nel 1837 S. Martino fu eretta in Prioria e ad essa furono assegnate la chiesa di S. Lucia e L’oratorio delle Capannelle.
Un ulteriore ingrandimento si fece infine negli Anni Sessanta, con l’aggiunta dell’avancorpo della facciata.
Durante gli scavi per questi lavori, così come per quelli effettuati negli Anni quaranta nei pressi del vicino ospedale di S. Maria, vennero alla luce diverse ossa umane a conferma di una probabile area cimiteriale pertinente alla antica chiesa.
Oggi la chiesa presenta un ingresso ad oriente ed una semplice facciata che nelle due nicchie accoglie le statue di S. Lucia e S. Martino.
All’interno, la navata unica accoglie due altari laterali, a sinistra quello dedicato alla Madonna di Loreto, a destra quello dedicato al Crocefisso attribuito allo scultore Pietro Tacca; sullo sfondo absidato l’altare maggiore di secolo XIV in marmi policromi separato dalla navata da una pregevole balaustra in marmo opera dello scultore Giovanni Isola di Carrara.
Di particolare interesse le due acquasantiere poste all’ingresso le cui caratteristiche fanno pensare ad un reimpiego di alcuni elementi marmorei.
Fino al 1933 il primo piano a lato della chiesa ospitava la casa del parroco e gli uffici della Canonica, oggi trasferiti al vicino signorile Palazzo Andrei di sec. XVI.
Con minor tono rispetto a qualche decennio fa, l’11 novembre si festeggia ancora oggi la Festa di S. Martino, patrono di Borgo del Ponte.

Distanza dal centro città: a piedi, m 650 da Piazza Duomo
Come si raggiunge: partendo dalla piazzetta antistante il Duomo di Massa, si imbocca Via Francesco Maria Zoppi e in fondo alla strada si svolta a destra su Via Cavour. Poco dopo si entra in Piazza S. Settimina o Piazza Portone e si intravede a sinistra l’Arco del Salvatore. Si passa sotto l’arco e si procede lungo Via Palestro, oltrepassando il semaforo ed entrando a Borgo del Ponte di fronte al bel Palazzo Andrei. Si prosegue su Via S. Martino, costeggiando la bella fontana in marmo e poche decine di metri dopo si trova la piazzetta con la chiesa.

Bibliografia
C. A. DEL GIUDICE, Toponomastica storica della Valle del Frigido. Massa di Lunigiana, Modena, 1992
G. FRANCHI, M. LALLAI, Da Luni a Massa Carrara – Pontremoli. Il divenire di una Diocesi fra Toscana e Liguria dal IV al XXI secolo, Modena, 2000

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