S. Geminiano, Antona

Località: Antona, borgo montano
Datazione: XIII– sec. XVI

Notizie storiche
La chiesa di S. Gemignano, già nota nel 1297, è stata più volte ingrandita e ristrutturata sino ad assumere l’aspetto attuale. La struttura della chiesa e la presenza delle tre navate sorrette da tozze colonne, rimanda infatti alle contemporanee chiese romaniche toscane. Prima dei recenti restauri, nella muratura a vista della facciata, si potevano leggere una serie di interventi relativi a diverse fasi di vita della chiesa.
Tra sec. XV-XVI furono aggiunte le due navate laterali e fu rimaneggiato il vicino campanile che era in origine una torre difensiva.
La chiesa si trova su uno sperone di roccia rialzato rispetto all’abitato del paese. Antistante la chiesa, un grande e panoramico piazzale che consente il collegamento a vista con la costa ligure e quella toscana.
Si accede al piazzale tramite un portale in marmo sormontato da una statua della SS. Annunziata con angeli laterali, scultura del 1617 attribuita allo scultore massese Felice Palma.
La chiesa occupa tutta la parte orientale del piazzale. Un semplice portalino in marmo immette all’interno della navata maggiore, sorretta da due file di tozze colonne in marmo sormontate da semplici capitelli. Nella lunetta del portale d’ingresso, un affresco di S. Gemignano attribuito al pittore lunigianese Ippolito Ghirlanda.
Nella bellezza e ricchezza degli arredi interni, si trova conferma dell’importanza di questa chiesa nei secoli passati.
Sulla destra, spicca un altare in marmo dedicato alla Vergine del Rosario, datato 1711.
Dall’altro lato, l’altare dedicato a S. Gennaro, con un affresco dipinto da Francesco Martelli del 1606.
Più avanti il fonte battesimale di sec. XVII con lo stemma cardinalizio dei Cybo Malaspina ed un altro stemma con spighe di grano, una pecora ed alcune stelle che forse doveva essere quello del medievale comune di Antona.
Tra gli arredi più notevoli una balaustra in marmo del sec. XVI ed una pala d’altare in terracotta invetriata opera di Benedetto Buglione, del 1622, raffigurante una Madonna con Bambino e i quattro santi.
Altre pregevoli opere ornano la chiesa, segno di una rinnovato interesse religioso e soprattutto economico che investì in paese nel sec. XVII quando fu prescelto tra le dimore estive della famiglia Cybo-Malaspina.

Distanza dal centro città:
Come si raggiunge: Antona dista circa km 12 dal centro città. In automobile si raggiunge facilmente: partendo da Largo Giacomo Matteotti, si prosegue lungo Via delle Mura Nord fino a Piazza del Portone, nei pressi del duomo. Da qui si prosegue diritto per circa 30 metri poi si svolta a sinistra in Via dei Colli. Proseguendo sulla stessa via, dopo qualche tornate si incontrano in successione la località termale di S. Carlo Pò, il borgo di Pariana, Altagnana e infine Antona. La chiesa si trova all’interno del paese, nella parte occidentale.

Bibliografia
DEL GIUDICE C. A., Toponomastica storica della Valle del Frigido. Massa di Lunigiana, Modena, 1992
FRANCHI G., LALLAI M., Da Luni a Massa Carrara – Pontremoli. Il divenire di una Diocesi fra Toscana e Liguria dal IV al XXI secolo, Modena, 2000
LEVEROTTI F., Massa di Lunigiana alla fine del Trecento. Ambiente, insediamenti, paesaggio, Pisa 2001
MANFREDI A. A., Valle del Frigido (MS): le strutture materiali del popolamento medievale, V Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, (30 settembre - 3 ottobre 2009), Foggia-Manfredonia.

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