Località: Bergiola, resti non visitabili
Datazione: sec. X-XI
Notizie storiche
Bergiola si affaccia sulla pianura, nel versante meridionale del Monte Brugiana (m 970). Come la maggior parte delle aree collinari e montane, anche questa fu frequentata in tempi remoti sebbene le prime testimonianze risalgano all’Alto Medioevo, periodo in cui in gran parte della pianura sottostante (Mirteto - S. Vitale) si stanziarono popolazioni provenienti dal nord Europa come indicano i diversi toponimi di origine germanica (vinearegi, cafaggio, sala) e lo stesso toponimo Bergiola che sembra derivare dal celtico berg ossia monte.
Nel marzo 1979 una segnalazione permise al Prof. Augusto C. Ambrosi di fare un sopralluogo e raccogliere i diversi frammenti ceramici (38) rinvenuti durante i lavori di costruzione di una villetta.
A causa dei pesanti interventi di sbancamento non fu possibile però indagare archeologicamente il sito anche se fu subito evidente l’eccezionalità del ritrovamento. Si trattava di circa 11 contenitori ceramici quasi integri di cui lo studioso Mario Fabbri provvide a fare disegni a posteriori, sulla base delle testimonianze degli abitanti che avevano assistito al rinvenimento nel piccolo ricavo della parete rocciosa.
Nel 1988 lo studio dei reperti, da parte dell’archeologo Enrico Giannichedda, ha permesso di ricostruire le vicende del sito e una possibile sua datazione. Dal confronto con altri rinvenimenti locali, i vasi di Bergiola possono essere infatti datati all’età altomedievale, nel periodo prima del 1000.
La presenza di questi manufatti si può spiegare, secondo il Giannichedda, con l’esistenza di una struttura forse abitativa addossata alla parete rocciosa e abbandonata a seguito di una frana. Per secoli il gruppo di ceramiche, riferibile all’uso di una singola famiglia, si è conservato sepolto in quel deposito sottoroccia usato come ripostiglio dell’abitazione. Il ritrovamento fortuito è di notevole importanza; questi reperti di Bergiola ci raccontano infatti di quanti e quali pezzi fosse composto il corredo ceramico utilizzato da una singola generica famiglia dell’Appennino tosco-emiliano durante l’altomedioevo.
Bibliografia
GIANNICHEDDA E., La ceramica altomedievale di un riparo sottoroccia a Bergiola Maggiore (MS), Giornale Storico della Lunigiana e del Territorio Lucense, A. XXXIX (1988)