Intonaci graffiti - Massa Picta

Palazzo Pellerano

Località: Viale E. Chiesa, centro città
Datazione: sec. XIX

Notizie storiche
Il bel palazzo ottocentesco si articola su tre piani; si caratterizza per la facciata decorata da intonaco graffito ed il piano nobile arricchito da un balcone sovrastante il portale d'ingresso.

Palazzo Guerra-Togni

Località: Capaccola, borgo vicino al centro città
Datazione: sec. XVII-XVIII

Notizie storiche
Il palazzo signorile, fornito di un orto vitato con agrumi, appartenne al conte Paolo Guerra di Michele e nel Catasto Estense del 1822 risultava censito nell’allora comunello di Volpigliano.

Palazzo Ricci, Via Dante

Comprensorio: centro città
Località: duomo
Datazione: edificio sec. XV-XVI, decorazione sec. XVI-XVII

Notizie storiche
Come molti altri edifici storici, anche questo è riportato in una veduta di Massa del 1600. In questa zona prossima al vecchio convento di S. Francesco, a piazza della Conca e al medievale Borgo di Bagnara, esisteva già un nucleo abitato sin dai secoli centrali del Medioevo. Nel Catasto Estense del 1822 l'edificio risultava casa d’abitazione prospiciente Strada Guerra - il primitivo nome di Via Dante - appartenuta al prete Ricci Francesco ed alla sua famiglia.

Palazzo Brignadelli

Località: Piazza Aranci, centro città
Datazione: secolo XVII-XIX

Notizie storiche
Il palazzo, all’inizio di Via Alberica, si trovava già riportato in un disegno di Massa e dintorni dalla prima metà del secolo XVII conservato presso l’Archivio di Stato di Modena. Nel successivo Catasto Estense del 1820 lo troviamo censito come “casa d’abitazione sulla Strada Alberica appartenente a Brignadelli Agostino di Nicola”.

Casa Landi

Località: Duomo, centro città
Datazione: secoloXVI

Notizie storiche
Il palazzo si trovava nei pressi di Borgo Bagnara, uno dei primi insediamenti abitati sorti ai piedi del castello obertengo poi Malaspina. Come il vicino Palazzo Mussi-Ayola, anche Palazzo Landi rappresenta una testimonianza della Massa Picta scomparsa. L’intonaco decorato a motivi figurativi è datato 1573, ma l’edificio doveva già esistere nei secoli precedenti, come suggerisce l’analisi degli elevati delle strutture interrate.

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