Comprensorio: centro città
Località: Duomo, Via Dante
Datazione: palazzo del sec. XVI - XVIII, affreschi interni del 1700-1750
Notizie storiche
Il palazzo si trovava nei pressi di Borgo Bagnara, uno dei primi insediamenti abitati sorti ai piedi del castello obertengo poi Malaspina, accanto all’antica chiesa e convento di S. Francesco che sorgevano sul rialzo dove oggi si trova il Duomo di Massa. Oggi in Via Dante, il bell’edificio a tre piani mostra la tipica architettura rinascimentale, equilibrata e simmetrica rispetto ad un asse centrale. La decorazione esterna riproduce il modello palladiano tipico del palazzo signorile cinquecentesco con uno zoccolo massiccio a piano terra ed un finto bugnato a grandi bozze incise a graffito agli altri due piani, il tutto scandito da sei lesene addossate terminanti in un plastico capitello ionico a volute diagonali. All’interno delle partiture verticali si sovrappongono le aperture dell’edificio che nel piano nobile creano un movimentato effetto grazie al ritmo alternato delle cornici delle finestre prima ad arco e poi a timpano. Elemento di spicco della facciata è la partitura centrale arricchita da un portale sovrastato da un balcone sorretto da mensole in marmo con putto e completato da una elegante ringhiera in ferro battuto con monogramma della famiglia “LP”.
Alla equilibrata bellezza esterna dell’edificio, corrisponde una più articolata decorazione interna, purtroppo non visitabile. Tra le stanze del piano nobile riccamente decorate, spiccano i tre saloni voltati. Nel più grande tra questi, una decorazione di tipo architettonico gioca ad esaltare l’effetto prospettico della volta a cielo, in cui dallo sfondo azzurro prende vita un grande putto alato centrale reggente mazzi di fiori, fiori che ritroviamo in tutta la composizione. Secondo lo storico dell’arte Silvano Soldano, la presenza del tema floreale può essere ricondotta al pittore Giovan Battista Natali, in parte al padre Francesco, attivo in zona tra 1700-1750 a Palazzo Dosi-Magnavacca di Pontremoli e a Palazzo Ducale di Massa, prima di essere chiamato a Napoli dove si stabilì definitivamente.
Nel secondo salone, il minore dei tre detto anche Sala dell'Aurora, la decorazione della volta prende il sopravvento sulle finte architetture delle pareti. Al centro campeggia infatti una raffigurazione dell’Aurora raggiante seduta sul carro trainato dalla impetuosa corsa di due cavalli guidati dal dio Apollo (il sole); due puttini alati chiudono i lati della scena pittorica, l’uno dietro al carro dorato dell’Aurora, l’altro con arco e frecce a fianco di Apollo.
Nel terzo salone, infine, troviamo un impianto decorativo simile al precedente con pareti decorate da ricchi effetti decorativo-architettonici culminanti nel soffitto a volta affrescato con una scena in cui campeggia una Venere con il piccolo Eros in grembo.
Distanza dal centro città: centro città
Come si raggiunge: da Piazza Aranci si prosegue in direzione monti, lungo la centrale Via Dante. Palazzo Pincellotti si trova sul lato destro della strada, poco dopo Palazzo Chiappè dalla facciata decorata con busti di vari personaggi storici
Bibliografia
SOLDANO S., Due cicli pittorici profani a Massa, 2010, inedito.